REACH-EN-FORCE sono progetti di verifica della modalità di applicazione del regolamento REACH da parte dei vari attori della catena, dal produttore/importatore ai vari utilizzatori a valle.
Il progetto REACH-EN-FORCE 3, pubblicato recentemente dall’ECHA, concerne la verifica della conformità degli obblighi di registrazione da parte di produttori, importatori e rappresentanti esclusivi in stretta collaborazione con le dogane. Il focus delle ispezioni è sugli obblighi di registrazione relativi agli articoli 5 [Commercializzazione solo previa disponibilità dei dati (“no data, no market”)] e 6 (Obbligo generale di registrazione delle sostanze in quanto tali o in quanto componenti di miscele) del regolamento, in particolare sul principio “No data, no market”.
Il progetto, durato due anni comprese le ispezioni, è stato diviso in due parti: alla prima hanno partecipato 28 Stati Membri, alla seconda 24. In totale sono state ispezionate 1169 società (82 italiane) e 5746 sostanze. Per definire gli interventi presso importatori e rappresentanti esclusivi sono state utilizzate informazioni su sostanze e miscele ricavate dalle dichiarazioni doganali.
In totale il 13% delle società non ha adempiuto ad alcuni obblighi di registrazione. Nella maggior parte dei casi le società inadempienti hanno mancato agli obblighi relativi ad una o due sostanze del loro portafoglio. Il 2% delle società non ha registrato alcuna sostanza!!!
La tabella che segue riassume il totale delle non conformità riscontrate dal progetto REACH-EN-FORCE 3.
Non conformità rilevate su | % |
Totale società ispezionate | 13 |
Società con registrazioni mancanti | 9 |
Società trovate senza alcuna registrazione | 2 |
Totale sostanze ispezionate | 5 |
Sostanze trovate senza registrazione | 3 |
È emerso che gli importatori ed i rappresentanti esclusivi, che registrano sostanze per conto di produttori extra-UE permettendo così l’importazione da paesi extra-UE agli utilizzatori a valle, sembrano essere gli attori più a rischio di non conformità rispetto agli altri registranti.
Sono state effettuate specifiche verifiche su alcune catene di fornitura in più di uno Stato Membro ispezionando 104 rappresentanti esclusivi. Il 32% non era conforme agli specifici obblighi come descritto all’Articolo 8 del REACH (Rappresentante esclusivo di un fabbricante non stabilito nella Comunità).
Insufficiente è risultato anche il flusso di informazioni lungo la catena di fornitura tra i rappresentanti esclusivi e gli utilizzatori a valle. Spesso è stato difficile stabilire la struttura della catena di fornitura poiché gli importatori non sono stati in grado di specificare correttamente i rispettivi rappresentanti esclusivi e questi ultimi non hanno tenuto registrazioni attendibili degli importatori da essi rappresentati.
L’ECHA sottolinea che l’alta percentuale di non conformità rilevata per i rappresentanti esclusivi e gli importatori deve essere affrontata e gestita da queste società e/o dalle loro associazioni di categoria. Inoltre consiglia vivamente le società esportatrici extra-UE di informare costantemente i loro rappresentanti esclusivi circa i volumi esportati annualmente nella UE/EEA (Area Economica Europea) cosicché essi possano identificare correttamente i loro obblighi di registrazione.
Il progetto REACH-EN-FORCE 3 ha dimostrato una cooperazione efficace con le dogane, che ha permesso alle autorità di controllo di usare i dati delle dichiarazioni doganali per le loro ispezioni di routine sugli obblighi del REACH, il che incoraggia a continuare questo tipo di collaborazione.
L’intero documento è scaricabile al seguente indirizzo:
http://www.echa.europa.eu/documents/10162/13577/ref_3_report_en.pdf