Le materie plastiche giocano un ruolo importante nella vita moderna poiché contribuiscono a migliorarne la qualità, il confort e la sicurezza, preservando al contempo le risorse naturali e l’ambiente.
Sono materiali innovativi e sono sempre più utilizzati in edilizia. Senza di essi sarebbe molto più difficile soddisfare i requisiti di efficienza energetica richiesti. Infatti contribuiscono al risparmio energetico, alla riduzione dei costi, al miglioramento della qualità della vita ed anche alla protezione dell’ambiente. I manufatti plastici sono tendenzialmente facili da installare, sono prodotti con materiali durevoli che richiedono una minima manutenzione. Per questo non necessitano di ulteriore consumo di energia e risorse per il loro funzionamento durante il loro ciclo di vita.
Sono più di 50 le famiglie di materie plastiche disponibili per il settore, utilizzate per l’isolamento, la produzione di infissi, cavistica, tubazioni, pavimentazioni, coperture, ecc.
Le materie plastiche non solo forniscono soluzioni estremamente pratiche, ma contribuiscono grandemente a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, necessaria a contrastare il cambiamento climatico. Infatti, in termini di ciclo di vita completo, sono tra i materiali a maggior efficienza energetica.
CURIOSITÀ: il periodo di vita tipico dei manufatti plastici utilizzati in edilizia va da 30 a 50 anni; alcune tubature in materiale plastico posate più di 50 anni fa sono tuttora in uso e tuttora efficienti.
Un aspetto che è e resta fondamentale in edilizia, anche nella continua ricerca del miglioramento e dell’efficienza, è la sicurezza, la sicurezza al fuoco (fire safety) in particolare.
Un incendio è un fenomeno influenzato da molti fattori ma non si svilupperebbe in assenza di una dei tre componenti di base: energia (calore), combustibile e comburente.
Una volta che un articolo prende fuoco lo sviluppo di un incendio in una stanza dipende da svariati fattori come il tipo e la quantità di materiale presente, la configurazione e la ventilazione della stanza. In molti casi la sua progressione segue un percorso specifico. Se un manufatto prende fuoco e sviluppa calore sufficiente a far propagare la fiamma, l’incendio si svilupperà in tutta la stanza e continuerà a crescere producendo fumo e sviluppando calore fino a che tutti gli oggetti nella stanza saranno consumati ed il fuoco si estinguerà.
L’effetto dell’incendio dipende dalla sua intensità. Se è rilevato per tempo esso può essere estinto in breve ed il suo impatto risulterà limitato; tanto più si sviluppa tanto più sarà difficile circoscriverlo ed estinguerlo e di conseguenza l’impatto risulterà maggiore. Quindi si deve adottare qualsiasi misura atta a prevenire il fuoco o contrastare l’incendio nelle sue prime fasi di sviluppo. Negli edifici gli incendi possono superare localmente i 1000 °C, temperature che possono pregiudicare l’integrità della struttura. Indipendentemente dal tipo di materiale che brucia, il danno è influenzato da fattori differenti come l’intensità, la dimensione e l’ubicazione dell’incendio. Oltre le elevate temperature che si possono sviluppare, un pericolo ancora maggiore per gli occupanti è rappresentato dallo sviluppo e conseguente inalazione di gas tossici generati (è noto che il maggior numero di vittime di incendio è dovuto ai gas inalati più che alle fiamme).
Ci sono due modi possibili per ottenere la sicurezza al fuoco in un edificio:
- Approccio prescrittivo: vengono forniti criteri molto stretti su come costruire l’edificio. Questo approccio si basa su performance di prodotto ricondotte a ben definiti standard di comportamento al fuoco, ma risulta debole sul definire come un incendio si sviluppa in realtà;
- Approccio basato su performance: definisce come un edificio si deve comportare in base a criteri definiti. Questo tipo di approccio richiede un’analisi avanzata di Fire Safety Engineering, il che comporta l’utilizzo di tecnologie e software sofisticate. È molto utile quando prodotti e assiemi non possono essere testati.
Possono esse utilizzate due concezioni di protezione al fuoco:
- Prodotti e sistemi di protezioni passivi che possono essere integrati durante la costruzione di tutti gli edifici per contenere le fiamme ed il fumo nel loro punto di origine. Questi prodotti come pareti, porte e pavimenti ritardati alla fiamma, sono sempre “switched on” e non richiedono attivazione per adempiere al loro compito.
- Sistemi di protezione attivi: come i rilevatori di fumo o gli impianti di estinzione automatica a pioggia che possono essere posati durante o dopo la costuzione e richiedono una qualche forma di attivazione per funzionare.
Va da sé che il miglior risultato si ottiene con una ponderata combinazione di sistemi attivi e passivi.
Le materie plastiche possono soddisfare necessità specifiche, come il ritardo della propagazione di fiamma, grazie a:
- proprietà intrinseche del polimero di base oppure
- modificazione del materiale con l’aggiunta di specifici additivi
- ricopertura della superficie con uno strato di materiale protettivo
Infine sfatiamo alcuni miti riguardanti le materie plastiche applicate all’edilizia:
Fonte: PlasticEurope