Recentemente sono sorti dubbi sulla commercializzazione ed uso della gomma riciclata in granuli utilizzata come riempitivo per campi sportivi sintetici. La Commissione Europea ha quindi richiesto all’ECHA di effettuare una valutazione preliminare per verificare se la presenza di certe sostanze presenti nei granuli di gomma riciclata ottenuta dal riciclo di pneumatici usata come riempitivo nella costruzione di campi sportivi sintetici può causare rischi alla salute.
L’indagine dell’agenzia dovrebbe mirare ad identificare tutte le sostanze pericolose inclusi, in particolare, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), già soggetti a restrizione dalla legislazione europea.
I rischi da valutare dovrebbero coprire quelli derivanti da contatto con la pelle, da esposizione orale, compresa l’ingestione di granuli di gomma riciclata, da inalazione di quelle sostanze ritenute preoccupanti che possono derivare da un uso ragionevolmente prevedibile dei campi sintetici da parte di tutti gli utilizzatori, compresi i bambini, e dagli operatori professionali.
I risultati di questa valutazione preliminare sono attesi per gennaio 2017 e la loro pubblicazione per febbraio 2017. Sulla base di questi risultati ECHA e la Commissione Europea decideranno se e come proseguire.
La richiesta della Commissione non riguarda solo l’uso della gomma riciclata ma comprende anche la sostituzione del bisfenolo A (BPA) con il bisfenolo S (BPS) nella carta termica e la riduzione del contenuto massimo di cadmio (Cd) nelle miscele e negli articoli che contengono PVC da recupero in alcune applicazioni di PVD rigido.
Il Comitato della valutazione del rischio, durante il processo di restrizione del BPA nella carta termica, ha sottolineato, in accordo con il proponente (Francia), che il più probabile sostituto del PBA, il BPS appunto, può avere un profilo tossicologico simile a quello del PBS e può quindi provocare gli stessi effetti negativi. ECHA dovrebbe lanciare una survey nel 2017 per verificare se il BPS è utilizzato nella produzione di carta termica, quale ne sia il volume e se i produttori di carta termica stanno sostituendo il BPA con il BPS.
Per revisionare le deroghe esistenti per il Cd ed i suoi composti, come richiesto dal paragrafo 4 della voce 23 dell’Allegato XVII al regolamento REACH. la Commissione ha chiesto all’ECHA di:
determinare, sulla base dei dati disponibili, le quantità attuali di PVC da rifiuto post-consumer ed il valore medio di Cd in essi contenuto nonché le quantità attuali di PVC da recupero ed il valore medio di Cd in essi contenuto ottenuto da rifiuti di PVC post-consumer;
di rivedere sia i pericoli associati al Cd che i rischi associati all’uso di PVC da recupero contenente Cd.
Fonte: http://echa.europa.eu