Il calzaturificio lucchese FADEL e l’Istituto Italiano di Tecnologia hanno sviluppato e realizzato la prima calzatura contenente grafene. Questo tipo di grafene, che viene prodotto dentro i Graphene Labs di IIT e nello spin-off Bedimensional (brevetto registrato), conferisce alle calzature maggiore resistenza, comfort e migliore termoregolazione oltre che ottime proprietà antibatteriche. Le calzature sono state presentate in anteprima alla 82a fiera Internazionale delle calzature, svoltasi a Milano dal 3 al 6 settembre.
Il progetto di collaborazione tra FADEL e IIT è caratterizzato dall’utilizzo del grafene, materiale formato da cristalli bidimensionali di carbonio puro (come il diamante anche se di struttura differente), nella realizzazione di solette e suole di calzature a cui conferisce maggiore flessibilità, morbidezza, leggerezza e resistenza, unitamente ad ottime proprietà di termoregolazione (il grafene puro è sia termicamente che elettricamente conduttivo). Ad una prima fase di studio e ottimizzazione dell’inchiostro e della polvere di additivo da “spalmare” sulle solette, è seguita una fase di test avanzati per l’integrazione del grafene sia ai macchinari che ai processi chimici correntemente utilizzati per la produzione di calzature.
L’additivazione di grafene al poliuretano, materiale di cui sono costituite le solette di FADEL, ha permesso:
- di aumentare il comfort delle calzature, grazie alla maggiore dispersione termica;
- di esaltare le proprietà antibatteriche grazie ad una maggiore impenetrabilità della soletta, dovuta alla struttura del suo reticolo cristallino a schema esagonale.
I primi prototipi di queste calzature hanno raggiunto tali caratteristiche e prestazioni migliorative con una piccola percentuale in peso di grafene, introdotta con un metodo innovativo sviluppato da IIT, rendendo così economicamente sostenibile l’utilizzo del grafene anche per un prodotto a bassa marginalità, quale la calzatura.
Directa Plus e Colmar hanno lanciato una linea di capi di sportswear contenenti Graphene Plus. Si tratta della prima applicazione della nanotecnologia G+ di Directa Plus nel campo dell’abbigliamento sportivo.
Utilizzando i prodotti a base grafenei produttori di abbigliamento possono migliorare notevolmente le performance dei propri prodotti. La principale caratteristica di questi capi è la loro capacità di agire come un filtro tra il corpo e l’ambiente esterno, assicurando sempre la temperatura ideale a chi li indossa. Lo smart textile con cui sono realizzati permette di raggiungere un livello di comfort praticamente su misura. Grazie al grafene, il calore prodotto dal corpo umano viene disperso in condizioni climatiche calde e distribuito in modo uniforme in presenza di climi freddi. Inoltre, i tessuti hanno proprietà elettrostatiche e batteriostatiche, e sono in grado di ridurre l’attrito con l’aria e l’acqua per assicurare performance sportive ai massimi livelli.
Ovviamente la colorazione potrebbe risentirne in base alla quantità di additivo utilizzato (notoriamente nero).
Fonti