L’ECHA ha pubblicato un aggiornamento completo relativo alla “Guida alle prescrizioni in materia di sostanze contenute in articoli”. La linea guida, per il momento disponibile solo in inglese, offre maggiore chiarezza per quanto concerne gli obblighi delle aziende in fatto di comunicazione e notifica quando negli articoli sono contenute sostanze estremamente preoccupanti (SVHC).
L’identificazione di una sostanza come sostanza estremamente preoccupante (SVHC) e la sua inclusione nella Candidate List possono innescare determinati obblighi giuridici per gli importatori, i produttori ed i fornitori di un articolo contenente tale sostanza.
Il regolamento REACH definisce un articolo come un oggetto composto da una o più sostanze o miscele a cui durante la produzione sono dati una forma, una superficie o un disegno particolari che ne determina la funzione in misura maggiore rispetto alla sua composizione chimica. Secondo il REACH, articoli sono, per esempio, capi di abbigliamento, pavimenti, mobili, gioielli, quotidiani e imballaggi in plastica.
Produttori e importatori di articoli possono ottenere informazioni sulle sostanze presenti nei loro articoli e sulla loro concentrazione dagli attori a monte della loro catena di fornitura, come i fornitori di articoli extra UE e fornitori di sostanze e miscele.
Questa guida sarà utile per le aziende che importano e/o producono articoli. Essa chiarisce loro gli obblighi imposti dal regolamento REACH nella comunicazione con i clienti e come e cosa notificare all’ECHA nel caso in cui sostanze estremamente preoccupanti siano contenute nell’articolo. Inoltre li aiuterà ad assicurarsi che possiedano informazioni sufficienti per poter adempiere ai loro obblighi.
La guida aggiornata include nuovi esempi in linea con la sentenza della Corte di Giustizia del 10 settembre 2015, che ha ulteriormente chiarito la portata degli obblighi. Secondo la sentenza, questi obblighi di legge si applicano anche agli articoli (componenti) che sono presenti in articoli complessi come, ad esempio, un componente di una automobile o di una lavatrice. Già nel dicembre 2015, sempre a seguito della sentenza di cui sopra, l’ECHA ha pubblicato un aggiornamento rapido della linea guida per correggere le parti che non erano coerenti con le conclusioni della sentenza stessa. Questo aggiornamento, invece, risulta sostanziale ed è stato assoggettato al consueto processo utilizzato per la stesura delle linee guida, che comprende una consultazione tra gli Stati membri, con la Commissione europea e con le parti interessate accreditate presso l’ECHA. Grazie all’esperienza maturata ed alle domande di chiarificazione pervenute in questi anni, essa, inoltre, aggiorna e migliora gli esempi già riportati.
Fonte:
Scarica la linea guida (versione inglese)